War's Children

Hades & Leda | Accampamento nei pressi del Cairo

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    a spada di Leda affondò nel collo della sua vittima che, in tutta risposta, iniziò a sputare sangue, nel tentativo di completare una frase, ottenendo solamente gorgoglii inarticolati. La Sussurratrice rimase lì, in piedi, a guardarlo morire, senza dire una parola, sino a quando l'uomo, legato ad un palo al centro dell'accampamento, non si accasciò a terra privo di vita, esattamente come avevano fatto il resto dei suoi uomini nei giorni precedenti. Il Campo dei Sussurratori, stanziati tra le dune del Deserto nei pressi del Cairo, al quale stavano tendendo un assedio da mesi, sembrava disabitato: una parte degli uomini era appostata in punti strategici attorno alla città, mentre i restanti erano rinchiusi nelle tende, poichè una tempesta di sabbia era in arrivo e per quanto i Sussurratori fossero più resistenti ai climi ostili, non era saggio farsi trovare all'esterno in quelle circostanze. Assicuratasi dell'assenza di qualunque funzione vitale nel prigioniero, Leda rinfoderò la sua spada e a passo sicuro si incamminò tra le tende deserte, diretta alla tenda principale, la sua tenda, quella che divideva con suo fratello e in cui venivano prese tutte le decisioni strategiche. Si erano separati dal resto del loro clan assieme ai migliori combattenti del gruppo proprio per catturare la città, e il capo clan aveva affidato a loro due il comando delle operazioni, poichè egli sapeva quanto assieme essi fossero letali: li aveva visti arrivare al Campo dopo giorni trascorsi a piedi nel deserto, li aveva visti crescere e diventare due soldati provetti forgiati da quella guerra tra Terrestri e Sussurratori. Tuttavia Leda, da parte sua, non provava alcun affetto per l'anziano Sussurratore: egli rappresentava solamente un alleato per il raggiungimento della causa; un mezzo per arrivare al fine ultimo, ma nulla di più: se egli fosse caduto, non lo avrebbe pianto come un padre. Non avrebbe pianto per nessun Sussurratore che si fosse fatto sopraffare da quella feccia, nemmeno per suo fratello Hades. La sua stima per il fratello, infatti, sarebbe svanita completamente se egli non si fosse rivelato all'altezza sul campo di battaglia. Ma questo non succederà mai... pensò, mentre un sorriso ferino si dipingeva sul suo volto, trattenendo tuttavia per sé quel pensiero, senza lasciare che trapelasse dalla sua mente per raggiungere quelle dei compagni, con i quali era rimasta in contatto fino a qualche istante prima. Gli uomini messi a capo di piccoli gruppi di Sussurratori si erano riuniti nella tenda principale per discutere le mosse successive; Leda era sempre rimasta con loro ma, quel giorno, aveva deciso che sarebbe spettato a lei torturare il prigioniero rimasto per estorcergli informazioni. Così aveva lasciato al tenda e aveva fatto il suo dovere e, in poco tempo era riuscita ad ottenere ciò che voleva. Il resto degli uomini, suo fratello compreso, avevano assistito in diretta tramite la telepatia tipica dei Sussurratori, che aveva permesso anche lei di non perdersi, nel mentre, nemmeno un dettaglio di quella riunione. Quando raggiunse la tenda principale, vide gli altri Sussurratori lasciarla in silenzio, ognuno diretto alla propria tenda: il vento si era alzato e la sabbia iniziava a rendere la visibilità scarsa; oltrepassato l'ingresso, la Sussurratrice si richiuse il pesante tendaggio che costituiva l'ingresso alle spalle, in modo da non permettere alla tempesta di entrare. Suo fratello era lì, in piedi davanti ai piani stilati quel giorno e nei giorni precedenti. Che te ne pare? domandò mentalmente al fratello, affiancandoglisi: la telepatia innata della loro razza le avrebbe permesso di conoscere quella risposta solamente spingendo la sua volontà un pò più in là, un pò più a fondo nella mente di Hades, ma non lo fece: non lo aveva mai fatto, perchè non ne aveva bisogno. Il loro legame mentale era forte, più forte di qualunque altro e Leda sapeva che pochi istanti dopo che la sua domanda era stata formulata nella sua mente, avrebbe immediatamente avuto la risposta.

    Sì lo so, siamo al Cairo e non nella Tundra, ma quell'abito era troppo bello per non essere usato **
    E niente, spero che l'apertura sia di tuo gradimento...squillino le trombe, finalmente apriamo una role dopo più di un anno che diciamo di farlo xD Lascia a te la descrizione di una possibile strategia militare perchè l'esperto sei tu; sono rimasta vaga sulle informazioni recuperate dai prigionieri così che tu possa sfruttarle come meglio preferisci per il tuo post nel caso ti serva xD Ovviamente Leda li ha fatti soffrire in tutti i modi possibili ed immaginabili u.u
     
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    tavo ammirando il modo in cui Leda stava facendo parlare il rifiuto che aveva di fronte, l'avevo addestrata bene e non avevo neanche dovuto passarle l'odio verso la sottospecie che avevamo di fronte, loro si facevano chiamare umani ma io preferivo chiamarli teroniani, si accingono a esperti della tecnologia quando l'unica cosa che sapevano fare meglio di noi era quella di creare armi per autodistruggersi, loro e il pianeta che abitavano perchè loro erano egoisti, noi venivamo in pace ma ecco cosa ci abbiamo ricavato, una guerra perchè incapaci di accogliere e di vivere in pace con qualcosa che non comprendevano, e se una cosa non puoi comprenderla allora, non puoi ucciderla. Quando la lama di Leda pose fine alla vita del teroniano un sorriso dipinse il mio volto e quello dei presenti, le informazioni che ioggi Leda aveva raccolto personalmente erano preziose e ci sarebbero state molto utili.
    Noi siamo la mano che impugna la spada, noi siamo la giustizia in questa landa desolata, noi siamo la purificazione di questo pianeta, noi siamo il loro castigo, noi siamo uno, un unico essere interconnesso, se vedi una testa l'altra ti ha già ucciso feci passare un momento prima di alzare il braccio destro ad altezza spalla e piegando l'avambraccio fino a formare un angolo di 90° tenendo il pugno chiuso e urlando nelle menti di tutti i sussurratori del clan il nostro nome preceduto da un saluto Hail Hydra.
    Con questo saluto congedai quelli che erano nella mia tenda, nella nostra tenda, si perchè probabilmente Leda mi avrebbe picchiato se avesse sentito che avevo definito come mia la nostra tenda, non è detto che avrebbe vinto ma sicuramente un paio di lividi e uno o due denti in meno quello sicuramente. Cominciai a riguardare le mappe della città e gli appunti delle informazioni che avevamo raccolto da quei prigionieri ma nulla mi faceva presupporre un piano con alte probabilità di vittoria e senza perdite elevate, senti Leda rientrare dal rumore del tendaggio che si smuoveva. Non appena mi fu accanto gli poggiai la mano sulla spalla per congratularmi per le informazioni che aveva raccolto per poi rispondere alla sua domanda
    Questa città potrebbe essere un bel grattacapo, hanno un convoglio terrestre che entrà in città ogni giorno e usano il fiume per spostare le loro forze armate e farne giungere di nuove, hanno un bel po' di prigionieri la dentro, ma questo lo sai anche tu e penso che questa possa essere la nostra chiave per vincere, ci sono membri di tutti e tre i clan tra i prigionieri, chiunque non voglia collaborare resta prigioniero per cui anche gli idioti del Liberatus potrebbero aiutarci, se riusciamo a entrare possiamo creare scompiglio nei pressi delle mura, distrarre i soldati e attaccare mentre sono impegnati a sedare le rivolte, Il Cairo cadrà sorella mia, te lo prometto.
    Mi allontanai un attimo dalle mappe e mi avvicinai al cesto con il cibo che avevamo requisito ai prigionieri, presi una manciata di datteri per poi tornare alla mappa e porgendone qualcuno a Leda. L'unico modo di entrare in città era tramite il convoglio o tramite uno dei traghetti che solcava il fiume ma entrambi erano particolarmente difesi e non potevamo rischiare di perdere troppi uomini, forse avrei dovuto chiedere l'aiuto di qualche altro clan nelle vicinanze ma avremmo perso tempo solo a decidere come spartirci il bottino, anche negli Integer molte volte la preoccupazione principale era quella di avere un riscontro positivo in fatto di denaro, donne e schiavi, come riuscivano a usare le donne umane per quello scopo sarebbe stato uno dei miei più grandi misteri. Come se non bastasse la tempesta di sabbia mi impediva di camminare per il campo come era mio solito quando dovevo pensare a un piano, l'Hydra non si poteva fermare e più aspettavamo e più rischiavamo un contrattaco da parte del nemico


    è finalmente aggiungo io *-* era una vita che aspettavo di muovere questi due signorini u.u spero che il post ti piaccia e che non mi ucciderai per aver chiamato il clan così ma spero che sia di tuo gradimento, il termine teroniani se te lo stai chiedendo è una cit. a Spacebattleship Yamato, se qualcosa non va bene o ho sbagliato a scrivere qualcosa modifico immediatamente v.v e so bene che è una divisa da centurione romana ma è troppo figa per non farla indossare ad Hades
     
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    d ogni passo che Leda compiva verso la tenda, il vento del deserto iniziava a soffiare un pò più forte, sollevando più sabbia. I più anziani del suo vecchio clan, quelli che avevano visto Skaro, erano soliti dire che il loro pianeta natale, poco prima di morire definitivamente, aveva iniziato a desertificarsi e che era giunto, in certe zone, ad essere molto simile al Sahara... solo molto molto più caldo ed ostile. Al confronto, quel deserto in cui gli uomoni non riuscivano a sorpavvivere, era niente per i Sussurratori. Lei, tuttavia, non aveva memorie di quella realtà, poichè era nata e cresciuta sulla Terra. Ciò che sapeva di Skaro era frutto di racconti tramandati da Sussurratore in Sussurratore, frammenti di ricordi, immagini sfocate trasmesse tramite la telepatia perchè, di generazione in generazione tutti loro potessero ricordarsi da dove venivano, così che non ripetessero più gli errori del passato. Sì, perchè ciò che era capitato su Skaro si sarebbe potuto ripetere sulla Terra e i Sussurratori non ptoevano permetterselo poichè era vero che sarebbero riusciti a sopravvivere grazie alla loro innata resistenza fisica, ma nel contempo avebbero avuto difficoltà nel procurarsi del cibo. Rientrata nella tenda, Leda si chiuse i pesanti tendaggi alle spalle, preparandosi ad una lunga notte di tempesta: il sole sarebbe calato di certo prima della fine della tormenta. Questa città potrebbe essere un bel grattacapo, hanno un convoglio terrestre che entrà in città ogni giorno e usano il fiume per spostare le loro forze armate e farne giungere di nuove, hanno un bel po' di prigionieri la dentro, ma questo lo sai anche tu e penso che questa possa essere la nostra chiave per vincere, ci sono membri di tutti e tre i clan tra i prigionieri, chiunque non voglia collaborare resta prigioniero per cui anche gli idioti del Liberatus potrebbero aiutarci, se riusciamo a entrare possiamo creare scompiglio nei pressi delle mura, distrarre i soldati e attaccare mentre sono impegnati a sedare le rivolte, Il Cairo cadrà sorella mia, te lo prometto.

    Lo so fu la pronta risposta della donna all'ultima affermazione del fratello: Hades non aveva bisogno di prometterle nulla, poichè ella sapeva che il Cairo sarebbe capitolata, così come tutte le altre città e gli accampamenti che avevano trovato sul loro cammino. Forse avebbero impiegato qualche mese o qualche anno in più, ma alla fine i terroniani sarebbero capitolati e lei li avrebbe passati a fil di spada...dal primo all'ultimo. Potremmo usare un diversivo... suggerì. Lei odiava i diversivi - preferiva gli attacchi diretti, brutali, senza troppi giri di parole e senza troppi sotterfugi, ma con il tempo aveva imparato che, purtroppo, erano necessari in certe occasioni. E prendere il Cairo frontalmente, avrebbe solamente provocato morti inutili: nel corso degli anni, quando i Sussurratori non erano ancora riusciti a apssare così in vantaggio sui terrestri nel Continente africano, gli uomini avevano aumentato le difese della città che, in quel momento,a vrebbe potuto resistere senza difficoltà ad un assedio. Così, teatralmente, la Sussurratrice si slacciò il cinturone a cui aveva agganciato la sua spada, mentre si avvicinava ad un tavolino su cui vi erano una brocca con dei bicchieri accanto, versandosi dell'acqua, bevendo poi avidamente dal suo bicchiere pieno mantenendo la sua mente chiusa e silenziosa anche al suo stesso fratello. Un istante dopo aveva posato il bicchiere nuovamente sul mobiletto e con passo lento ma deciso, scavalcò la sua stessa cintura, tornando verso il Sussurratore Se attaccassimo quando giunge il convoglio via terra, si insospettirebbero. Se attacchiamo il convoglio sul fiume, rischiamo più perdite di quante possiamo permettercene. Ma se attacchiamo al crepuscolo, quando non possono controllare le nostre pupille...
    Aiuto! Aiuto vi prego! improvvisamente, d'impeto, Leda smise di comunicare mentalmente e iniziò ad usare la sua voce. Dapprima rauca, quasi incerta a causa dello scarso utilizzo che la Sussurratrice ne faceva - odiava esprimersi come i terroniani - divenne poi sicura, sebbene rotta, volontariamente, da Leda stessa Hanno attaccato il mio villaggio aggiunse, iniziando volontariamente a zoppicare quei mostri volevano uccidermi! aggiunse, e sebbene la sua recita apparisse poco realistica nel tono usato dalla Sussurratrice, la voce rotta - sebbene fosse rotta dallosforzo che compiva nell'usare le corde vocali e non da finto terrore - le dava abbastanza credibilità. Un istante dopo si buttò a peso morto tra le braccia del fratello, sicura del fatto che la avrebbe presa al volo. Leda non era un'attrice, ma era convinta che se si fossero mobilitati in massa per simulare un attacco del genere e lei e pochi altri sodlati scelti fossero entrati in città, non avrebbero avuto problemi ad aprire le porte ad Hades e al grosso delle truppe. Comunicò quel suo pensiero al fratello e, pazientemente, attese un suo parere.

    HAIL HYDRA! #AgentofshieldDOCET! xD
    Anyway...mandiamo i Gemelli a "ma come ti vesti"? xD tra tutti e due xD (non che abbiano brutti gusti, ma non sono abiti adatti al deserto :P)
     
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    e i terroniani che erano presenti nel Cairo si sentivano al sicuro, si sbagliavano di grosso, sarebbero stati tutti distrutti e schiacciati dalla nostra forza, dalla loro potevano avere il maggiore numero di forze ma conquistando città dopo città mi ero accorto di una cosa, i civili restavano civili, durante un attacco difficilmente qualche civile osava mettersi contro di noi impugnando l'arma di un soldato morto. Questo era di certo uno dei loro punti deboli solitamente avevano in media un soldato ogni 30-40 civili per cui una volta superate le mura dove erano raggruppati il grosso delle truppe sarebbe stato estremamente semplice vedere capitolare la città dopo qualche giorno. Ero sicuro che una volta che avrei comunicato che le porte e le mura erano cadute altri clan si sarebbero uniti alla lotta ma se pensavano che avrebbero avuto il merito della caduta si sbagliavano di grosso, L'Hydra avrebbe ucciso l'ultimo umano, l'Hydra avrebbe dato fuoco all'ultimo dei loro simbolo, l'Hydra avrebbe spezzato la loro speranza non i Gargoyle ne i Desert, loro sarebbero serviti come carne da macello. Leda rispose con una secca affermazione alla mia promessa, probabilmente non si aspettava nulla di meno da me e anche io non volevo deluderla, poi dalla sua mente arrivò una proposta che solitamente veniva da me, sapevo bene che lei odiava farli e ricordo quando le prime volte che ne proponevo uno non era mai convinta. Ma mia sorella a differenza di molti terroniani non era una persona stupida, se mi aveva proposto una cosa simile significava che aveva già in mente un piano per cui aspettai che rompesse il silenzio che ora proveniva dalla sua mente senza però smettere di osservare i suoi movimenti. Non capì del tutto le sue azioni prima che riprese il suo discorso ma l'ascoltai analizzando la sua idea punto per punto. Mentre parlava nella mia mente cominciavano a formarsi le immagini di possibili attacchi e del loro probabile esito, anche attaccando di punto in bianco i convogli era presumibile che fossero dotati di difese anti fanteria, nelle ultime settimane non avevo sentito rumori di elicotteri o altri mezzi volanti quindi era probabile che non avessero copertura aerea per la scarsità di carburante oppure perchè convinti che non serviva.
    I miei piani vennero interrotti quando di punto in bianco non senti Leda nella mente ma attraverso le mie orecchie, capì immediatamente dove voleva arrivare con la sua recita, le possibilità che potesse ingannare i terroniani erano particolarmente alte sopratutto se beccava i classici soldati porci che ci era già capitato di incontrare più e più volte, la presi al volo come probabilmente lei aveva già immaginato mentre si buttava a peso morto.
    Ê rischioso sorella, ma con la giusta preparazione possiamo entrare dentro Il Cario, o facciamo così oppure ci sostituiamo al convoglio, ma il piano di sostituzione potrebbe farci perdere diversi uomini, quei dannati terroniani con le loro armi da fuoco sono imprevedibili, nonchè codardi per far si che Leda potesse attraversare le porte dovevamo giocare la carta dell'inganno e far passare Leda e gli altri per umani in fuga, forse avevamo ancora prigionieri umani da usare per quello che mi stava venendo in mente ma sarebbe stato altamente rischioso la tua idea può funzionare le comunicai aiutandola a rialzarsi Ma sarà rischiosa, sopratutto per te e per gli uomini che ti porterai dietro, da soli siamo forti, insieme siamo invincibili ricordi? cercai di calibrare al meglio quello che intendevo dirle sperando che non fraintendesse Voglio prepararti al meglio, chi entrerà con te si allenerà con allenamenti mirati più volte al giorno... solo una domanda sorella, quando sei brava a schivare le frecce? le chiesi infine con un pizzico di ironia.


    Nono che poi tagliano la gola al tizio pelato al primo mezzo commento :°D. Loro sono fighi così come sono v.v
     
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    a sua recita fu breve, povera: la Sussurratrice parlò il minimo indispensabile affinchè Hades potesse capire ciò che aveva in mente, prima di tornare alla comunicazione mentale. Odiava quello sforzo inutile, detestava l'idea di abbassarsi ad un tpo di comunicazione totalmente primitivo e illogico: la scienza terrestre affermava che gli umani discendevano dalle scimmie e Leda non faticava a crederlo, visti i loro comportamenti. Il degrado del pianeta, la guerra, tutto era opera di quegli zotici che stavano sprecando i beni in loro possesso e che, una volta esauriti, non sarebbero più stati ricostruiti. La morte di un pianeta, una volta giunta, non può essere fermata e Skaro ne era la prova. Per quanto il suo popolo si fosse impegnato, anche se il degrado non era stato creato da tecnologie inquinanti come quelle terrestri, alla fine nulla comuqnue avevano potuto, loro, per alvare il loro pianeta: la loro acqua era diventata tossica, i raccolti scarsi, la terra arida e infruttuosa e, lentamente, ogni cosa su Skaro era morta. Per quanto i Sussurratori si fossero impegnati, per quanto si fossero forzat di essere un popolo in armonia con la natura, alla fine essa aveva fatto il suo corso. Lì, sulla Terra, avevano trovato unanuova casa, ma quella casa si stava sciupando, consumata non solo dallo scorrere del tempo ma, soprattutto, dai terroniani. La loro condotta sconsiderata li rendeva indegni di possedere quel pianeta: molto meglio estirpare il problema alla radice, secondo Leda ma la sua visione del mondo non era condivisa dalla totalità del suo popolo. No, alcuni Sussurratori ritenevano addirittura saggio incrociare il loro DNA con quello umano, creando così degli ibridi a metà tra le due specie... tecnica tutt'altro che produttiva, visto che da un incrocio simile si sarebbero venuti a creare esseri ben più deboli dei Sussurratori. Non vi era niente negli ibridi che i SUssurratori non possedessero già e di certo i terroniani non avevano nulla da offrire per il miglioramento della specie. A questo pensava la donna, una volta concluso il suo discorso mentale; discostatasi dal fratello, tra le cui braccia si era lanciata qualche istante prima, Leda recuperò la posizione eretta, er poter ascoltare ciò che Hades aveva da dirle.

    Voglio prepararti al meglio La spada di Leda sibilò nell'aria silenziosa della tenda mentre il Sussurratore concludeva il suo discorso, fermandosi ad un soffio dal collo di Hades: la Sussurratrice non avrebbe mai realmente attaccato suo fratello, mai avrebbe agito contro di lui, ma ciò che non tollerava erano le sue parole. La donna sapeva che, spesso e volentieri, egli si esprimeva in simili termini proprio per provocarla, ma quella consapevolezza non cambiava la sostanza delle sue azioni o il suo stato d'animo. Non necessito di alcun aiuto: posso prepararmi da sola comunicò mentalmente, con un'inflessione di pensiero tale per cui, se quel pensiero fosse stato espresso ad alta voce sarebbe stato un sibilo irato. Insegnarle? Hades voleva insegnarle? Non era una bambina, non più, sapeva perfettamente cavarsela da sola; era vero, loro due assieme erano una macchina da Guerra perfetta, ma Leda, da sola, aveva ottenuto numerosi successi sul campo di batttaglia. La sua tempra aveva fatto sì che si distinguesse sin da bambina per le sue abilità i battaglia. Non era mera abilità nel maneggiare le armi - quella era oramai una prerogativa della stragrande maggioranza della popolazione di Skaro, sebbene non mancassero gli individui più portati per altre attività - bensì la sua volontà a renderla diversa. Leda era nata durante la Guerra e della Guerra era figlia: portava in sé la furia di una Guerriera, in grado di mutare quel viso d'angelo in quello di un'Erinne... di un'amazzone agli occhi dei terroniani. Ella si beava del terrore altrui, si nutriva della paura che leggeva negli occhi dei suoi avversari un istante prima di passarli a fil di spada. Hades era sempre stato la sua spalla, l'altra sua metà, ma ciò non significava che ella non ptoesse combattere da sola: al contrario, entrambi i Darkhölme possedevano delle ottime qualità individuali che, se combinate, erano ancora più letali. E Leda mal sopportava i momenti in cui suo fratello, per farsi beffe di lei e non solo, rivangava la loro differenza d'età atteggiandosi a superiore. In uno scontro fratricida sarebbe stato difficile dire che
    i avrebbe vinto: probabilmente avrebbero finito con l'uccidersi a vicenda, visto quanto bene si conoscevano. Non che nei piani di Leda vi fosse l'assassinio del sangue del su sangue: ella teneva ad Hades, in un legame morboso che quasi rasentava l'ossessione, lo stesso legame che egli sentia per lei, ma non poteva negare a sé stessa il fatto che, di tanto in tanto, le sarebbe piaciuto prenderlo a pugni. solo una domanda sorella, quando sei brava a schivare le frecce? Alla conclusione di quel discorso, Leda abbassò l'arma, rinfoderandola con un colpo secco: i suoi occhi saettavano, segno di quanto il suo essere suscettibile potesse, spesso, portarla a perdere le staffe. Era quello sguardo, la sua risposta alla domanda. Senza dire altro, chiusa nel suo mutismo, la donna spostò una delle sedie che circondavano il grande tavolo attorno al quale suo fratello aveva studiato la strategia militare da attuare mentre lei torturava i prigionieri e si mise ad osservare le pedine ivi collocate, mentre richiamava alla mente i discorsi che aveva udito pur essendo lontana dalla tenda durante lariunione, cercando di figurarsi, nella sua mente, i vari movimenti che i loro uomini avevano suggerito, per analizzare con ancor maggior attenzione la situazione: del resto, all'esterno il vento ululava selvaggio e ben poco altro avrebbe potuto fare in quel momento, rinchiusa in quella tenda.
     
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